Questo è stato il tema di una stimolante diretta tenutasi lo scorso martedì, 18 luglio, sul social media Instagram, sotto l’abile conduzione della dott.ssa Ilaria Fontana, stimata psicologa e psicoterapeuta. La serata, tenuta con la partecipazione della dott.ssa Laura Magnani, medico nutrizionista, ha avuto come fulcro l’alimentazione nell’infanzia e l’influenza che le abitudini inculcate dalla famiglia hanno sul rapporto con il cibo quando si diventa adulti. I partecipanti hanno apportato significativi spunti di riflessione, rivelando quanto sia profondamente sentito il tema dell’impatto duraturo delle abitudini alimentari acquisite fin da piccoli sulla nostra maturità e il rapporto che sviluppiamo con il cibo.
Le abitudini alimentari che acquisiamo durante l’infanzia svolgono un ruolo fondamentale nel plasmare il nostro rapporto con il cibo da adulti. I primi anni di vita sono un periodo critico in cui le nostre preferenze, avversioni e atteggiamenti verso il cibo vengono formati in modo duraturo.
La famiglia è il principale ambiente in cui i bambini sperimentano i primi contatti con il cibo.
Le abitudini alimentari dei genitori e degli altri membri della famiglia possono avere un impatto significativo sulle scelte alimentari dei bambini.
Se un ambiente familiare promuove una dieta equilibrata e variegata, i bambini sono più inclini a sviluppare una relazione positiva con il cibo e ad essere aperti a nuovi alimenti.
Al contrario, una famiglia con abitudini alimentari poco salutari, anche solo troppo monotone o che evitano particolari tipologie di alimenti (es. verdura), può aumentare il rischio di sviluppare cattive abitudini alimentari da adulti.
I ricordi emotivi legati al cibo possono persistere per tutta la vita.
Le esperienze positive associate a determinati alimenti durante l’infanzia possono influenzare positivamente la percezione di tali alimenti da adulti.
Al contrario, ricordi negativi, come costrizioni alimentari o episodi di pressione a mangiare, possono portare a sentimenti di colpa o ansia legati al cibo da adulti.
È fondamentale creare un ambiente sereno e positivo attorno al cibo durante l’infanzia per favorire una relazione sana con il cibo da adulti.
Quando i bambini vivono esperienze alimentari piacevoli e positive, come cene in famiglia, feste di compleanno, ricorrenze speciali o momenti di condivisione con i propri cari, sviluppano associazioni positive con determinati alimenti.
Questi ricordi possono scatenare sentimenti di comfort, calore e gioia quando vengono consumati gli stessi cibi in età adulta.
Ad esempio, una torta particolare potrebbe evocare il ricordo di un compleanno felice o una zuppa preparata da un genitore potrebbe portare alla mente ricordi di affetto e cura. Queste associazioni positive possono portare a un piacere persistente nell’assumere quegli alimenti e contribuire a stabilire preferenze alimentari che durano nel tempo.
Al contrario, esperienze alimentari negative o traumatiche durante l’infanzia possono avere effetti negativi sulla relazione con il cibo da adulti.
Situazioni come pressioni eccessive a mangiare, punizioni legate al cibo, o situazioni di stress intorno al pasto possono portare a una percezione distorta del cibo e scatenare sentimenti di ansia, colpa o disagio riguardo all’alimentazione.
Queste associazioni negative possono influenzare le scelte alimentari, portando a evitare alcuni cibi o a sviluppare, in persone predisposte, disturbi alimentari come l’anoressia, la bulimia o il disturbo da alimentazione incontrollata.
Il cibo può diventare un meccanismo di auto-consolazione per molte persone, spesso influenzato da esperienze infantili.
Quando ci sentiamo giù o stressati, possiamo essere inclini a cercare cibi che ci ricordano momenti felici del passato, in un tentativo di ridurre lo stress o migliorare il nostro umore.
Questi cibi, noti come “comfort food”, sono spesso ricchi di calorie e nutrienti meno salutari e possono portare a uno schema di comportamento alimentare emotivo.
Il legame tra cibo e comfort emotivo può essere radicato in esperienze positive con il cibo durante l’infanzia, come il comfort ricevuto da un biscotto dopo una giornata difficile a scuola oppure la ricerca di affetto che si sposta dalla persona al cibo.
Un intero mondo interiore legato al cibo, che esperienze come la diretta su Instagram hanno potuto far emergere per aiutare molti dei partecipanti ad essere maggiormente consapevoli.