Gli immunostimolanti naturali

da | 7 Mag, 2023 | Benessere, Salute, Scienza e Nutrizione | 0 commenti

“Noi siamo quello che mangiamo”, diceva il filosofo Ludwig Feuerbach.

Ciò che mangiamo rende il nostro corpo pieno di energie o debole; per questo motivo dobbiamo comprendere e apprezzare al meglio quali sono le esigenze quotidiane di cui ha necessità.

Il più delle volte i problemi della nostra salute nascono perché non abbiamo prestato la dovuta attenzione a ciò che mangiamo.

Ricorre l’interrogativo: viviamo per mangiare o mangiamo per vivere?

Proviamo, invece, a chiederci: mangiamo per essere o rimanere il più sani possibile?

È in questo contesto che anziché parlare di sostanze “immunostimolanti”, intese come farmaci o integratori che modulano l’effetto di virus o batteri, proviamo a riflettere assieme sul cibo come regolatore del sistema immunitario e sulla consapevolezza di quello che mangiamo, di quanto e di come lo ingeriamo.

Mangiare a orari regolari, non abbuffarsi, ma ascoltare le esigenze dello stomaco e non quelle della mente stressata, bere regolarmente, non fare abuso di sostanze eccitanti, come caffeina e teina, avere una buona igiene del sonno, sembrano indicazioni banali, ma spesso non sono rispettate dalla maggior parte delle persone che soffrono di stanchezza, diminuzioni delle difese immunitarie e possono essere ottimi inizi per aiutare un organismo stanco a riprendersi.

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Anche l’attività fisica ha un importante ruolo nello stimolare e mantenere alta la capacità dell’organismo di difendersi dagli insulti quotidiani: molti studi effettuati su persone con malattie autoimmuni (es. artriti o tiroiditi, problematiche dove il corpo stesso attacca le difese immunitarie dell’organismo) hanno confermato che allenamenti costanti, anche di breve durata, ma quotidiani, permetto di rallentare la malattia e l’insorgere delle complicanze associate a essa.

Diversi studi su esseri umani e animali hanno dimostrato il profondo impatto che l’esercizio può avere sul sistema immunitario.

C’è un consenso generale scientifico sul fatto che periodi regolari di esercizio di breve durata (cioè fino a 45 minuti), di intensità moderata siano utili per la difesa immunitaria dell’ospite, in particolare negli anziani e nelle persone con malattie croniche. Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento, alleghiamo di seguito il riferimento bibliografico ad uno dei più recenti studi. ( “L’esercizio fisico può influenzare la funzione immunitaria per aumentare la suscettibilità alle infezioni?” Exerc. Immunol. Rev.2020;26:8-22.).

Esistono poi fitoterapici che possono essere immunostimolanti e che si possono sommare ad uno stile alimentare corretto, anche se i loro effetti non sono stati validati da studi scientifici corposi.

Uno dei più utilizzati è l’ecchinacea, che si è visto, dalla medicina basata sull’evidenza*, porti benefici in termini di difese immunitarie. Gli estratti di Echinacea, per uso interno, vengono utilizzati principalmente per la profilassi (all’insorgere dei primi sintomi) e il trattamento delle malattie da raffreddamento delle vie aeree superiori e nella terapia di infiammazioni a carico delle basse vie urinarie (uretriti, prostatiti, metriti).

L’uso della pianta è indicato anche nel trattamento adiuvante delle infezioni recidivanti a carico di questi apparati, cioè in associazione al vaccino per potenziarne l’effetto sull’organismo.

* Si definisce medicina basata sull’evidenza, è un metodo clinico ideato per il trasferimento delle conoscenze derivanti dalle ricerche scientifiche alla cura dei singoli pazienti. David L. Sackett, considerato il padre del metodo, l’ha definita “l’uso esplicito e coscienzioso delle migliori prove scientifiche nel prendere decisioni nella pratica medica”.