Correva l’anno 2018 e un gruppo di creative capitanate dalla dott.ssa Laura Magnani, voleva far parlare della Pietra di Bismantova, slegandola dai fatti di cronaca nera del periodo e restituendole quel meritato ruolo di Signora incontrastata dell’Appennino.
Si definirono “Le paladine della Pietra di Bismantova” e, tramite i superbi scatti di Silvano Sala, raccontarono ‘tutto il bello che lì c’era.
Undici donne della montagna, di età e professioni diverse, che vivono e lavorano in Appennino e che Silvano ha cercato di ritrarre, nella loro essenza, sullo sfondo della rinomata roccia, a “simbolo del territorio”, una sorta di “comitato apartitico e apolitico per la tutela della Pietra e della montagna”.
Ne è scaturita una mostra estemporanea, “Le paladine della Pietra di Bismantova”, che potete guardare nella galleria.
All’entrata, sulla porta, un cartellone con queste parole:
“Partiamo dalla Madre Terra, dalla Pietra di Bismantova, con i suoi prodotti a km0.
Compriamo a km zero, a metro zero.
Coltiviamo il nostro orto e scambiamo i nostri vegetali con quelli degli altri.
Facciamo in modo che i nostri produttori locali diventino il nostro supermercato.
Fare la spesa è un atto politico.
Scegliendo quello che è sano e curato, creiamo un vortice di salute, smuoviamo l’economia dei nostri luoghi”.
Nei ritratti vennero riprese anche tre bambine, all’epoca di 7 anni, nate a Castelnovo (Elena Gazzotti, Anna Filippi e Greta Benassi), che affermarono: “Viviamo ai piedi della Pietra. Quando è bel tempo, ci piace andare a passeggiare nei campi e boschi vicini. Guardiamo la tv, come tutti i bambini, ma appena possiamo usciamo di casa, andiamo a trovare i nostri cuginetti, a dare da mangiare alle mucche, a veder nascere i vitellini. I nonni hanno dei fiori bellissimi e si alzano presto tutte le mattine per annaffiarli. Dicono che portano serenità. Anche noi lo pensiamo. Crescere sotto la Pietra ci fa stare bene. Non ci mancano i centri commerciali, il più grande e bello lo abbiamo davanti a noi”.