L’intuitive eating può aiutarci a controllare la fame nervosa?

da | 26 Mag, 2023 | Benessere, Scienza e Nutrizione | 0 commenti

intuitive eating

L’obesità, che è una prevalenza crescente in tutto il mondo, ha molte ragioni come l’età, il sesso, l’attività fisica insufficiente, l’assunzione dietetica e il comportamento alimentare. Al giorno d’oggi, in particolare, anche i comportamenti alimentari degli individui svolgono un ruolo attivo nello sviluppo e nella prevenzione dell’obesità e delle malattie ad essa correlate. L’obesità è associata al rischio di molte malattie (malattie cardiovascolari, diabete mellito, ipertensione, etc.) e si è visto che valori di circonferenza vita e addominale entro i limiti ideali sono associate a una diminuzione del rischio di malattia. Soprattutto i cambiamenti nel comportamento alimentare possono causare obesità e sono anche importanti nella prevenzione dell’obesità.

Mangiare, che è un bisogno biologico, non è solo uno stato di fame. Il comportamento alimentare è influenzato da molti fattori come i geni, gli ormoni, le credenze religiose, l’umore, i media e l’ambiente ed è stato dimostrato che esiste un’importante relazione tra il comportamento alimentare e l’assunzione di cibo.
Nei casi in cui non c’è fame fisiologica, molte persone potrebbero voler mangiare quando vedono cibi appetibili. La tendenza a consumare cibi ricchi di calorie e grassi, che sono tra i fattori dietetici importanti nello sviluppo dell’obesità, aumenta nelle persone con problemi emotivi. Negli ultimi anni sono stati enfatizzati alcuni comportamenti alimentari per essere consapevoli e far fronte ai cambiamenti nei consumi alimentari in funzione degli stati emotivi degli individui.
Alcune persone possono essere più sensibili agli stimoli esterni come il gusto e la visibilità del cibo, indipendentemente dalla fame e dalla sazietà. Questo può portare ad un aumento di peso corporeo dovuto all’eccesso di cibo. Mentre alcuni comportamenti alimentari possono aumentare la risposta a stimoli sia interni che esterni, alcuni comportamenti alimentari possono anche diminuirla

L’alimentazione emotiva (EE) è stata associata all’aumento di peso ed è definita come la tendenza a mangiare troppo con l’effetto di emozioni negative. L’alimentazione emotiva può essere influenzata da fattori di genere, socio-culturali e ambientali, nonché dallo stato emotivo. Quando valutato in base al sesso, è stato riportato che l’EE è più comune nelle femmine rispetto ai maschi.
Siccome è stato dimostrato che i mangiatori emotivi hanno meno successo nei programmi di perdita di peso rispetto ai mangiatori non emotivi, fare un esame dei fattori che influenzano il mangiare emotivo può aiutare a prevenire l’obesità.

Intuitive eating, di cosa si tratta?

Il mangiare intuitivo riduce l’apporto energetico contribuendo a ridurre la risposta agli stimoli sia interni che esterni.
L’intuitive eating è definito come l’ascolto da parte dell’individuo dei segnali fisici di fame e sazietà e l’adattamento a questi segnali, riducendo la sensibilità alle emozioni e ai pensieri durante l’assunzione di cibo. È stato dimostrato che l’IE è correlata positivamente all’immagine corporea.

Ecco i 10 fondamenti dell’intuitive eating:

Le ” regole” dell’approccio all’intuitive eating sono dieci.

1 Evitare le restrizioni alimentari. Ogni cibo può essere mangiato, al momento giusto e con le quantità che l’organismo richiede. (Leggete attentamente quello che è scritto, si tratta del corpo, cioè lo stomaco, che lo richiede).
2 Onorare la propria fame. Questa frase è molto importante, perché racchiude dentro di sé una forza esplosiva. Vi ricordate l’ultima volta in cui avete sentito fame? Fame, non voglia di qualcosa che vi piacerebbe mangiare. Intendiamo proprio la stretta allo stomaco, i crampi, la sensazione di avere la testa leggera.
3 Fare pace con il cibo. Il cibo è essenziale, questo lo sappiamo, per farci sopravvivere ed ottenere l’energia necessaria per compiere anche la più banale azione fisiolologica, come respirare. Quello che è importante capire è che da lui non dipende la nostra felciità, nè la nostra insoddisfazione. Una volta messo nel posto giusto, il cibo diventa nutrimento e gioia nel contempo.
4 Cambiare le regole alimentari che ci hanno “ingabbiato” fino ad oggi. Iniziamo ad ascoltarci e a ripetere ad alta voce i nostri pensieri. “Se mangio il pane, aumenterò di peso e le persone mi giudicheranno”. Spesso i pensieri irrazionali espressi ad alta voce, tolgono il potere che il pensiero ha su di noi. Perché stiamo pensando una cosa del genere? Perchè soprattutto ci facciamo condizionare da un pensiero del genere, fino al punto di forzarci fino ad avere un atteggiamento a tavola di un tipo, piuttosto che un altro? Sono tutte domande che aspettano risposta da noi stessi.


5 Imparare a scegliere e apprezzare il cibo. Alimentarsi bene significa anche scegliere cosa si vuole mangiar, scegliere cibo di qualità, cucinarlo con calma e poi godersi ogni boccone.
6 Ascoltare il senso di sazietà. Chimicamente, l’impulso della sazietà arriva dal cervello dopo 20 minuti dall’inizio del pasto. Questo implica che mangiare piano, masticando e assaporando con la giusta calma, aiuta a percepire correttamente la sazietà.
7 Capire le proprie emozioni. Questo forse è il punto più importante e il più doloroso. Capire perché alle 17 del pomeriggio apriamo il frigo e sbraniamo tutto quello che abbiamo davanti, o perché a mezzanotte ci viene un languorino a cui dobbiamo a tutti i costi cedere, non è doveroso solo per la nostra salute. ma anche per il rispetto che abbiamo di noi come persone.
8 Rispettare il proprio corpo. Rispettarlo vuol dire non far niente che possa nuocergli. Il concetto è piuttosto chiaro. Se mangio fino ad avere la nausea, non sto rispettando il mio corpo. Se, viceversa, per tante ore mi privo di cibo perché lavoro molto e non ho tempo, non sto rispettando il mio corpo
9 Amare il movimento. L’esercizio fisico è alla base della nostra salute, fisica e mentale. Ci sono tanti modi per fare esercizio, basta solo fermarsi un attimo ad ascoltarsi e valutare quale sia il migliore per noi.
10 Fare scelte salutari. Questo ultimo passo è essenziale per preservare la nostra vita. Una volta che abbiamo “scoperto” il vaso di pandora, leggendo, avvicinandoci a professionisti della salute, ascoltando, non possiamo più tornare indietro. Dobbiamo percorrere la strada che ci porta a stare meglio, ce lo meritiamo.