La Corsa ai Farmaci: Domanda alle Stelle o Eccessiva Prescrizione?

da | 24 Lug, 2023 | Benessere, Salute, Scienza e Nutrizione | 0 commenti

Recentemente, è stata resa nota sui media una carenza di amoxicillina, un antibiotico ampiamente utilizzato per trattare le infezioni batteriche nei bambini e negli adulti.

Non è la prima volta, negli ultimi tempi, che si hanno queste notizie. Riflettiamo assieme su quali potrebbero essere le cause.

Se ne usa di più.

L’aumento della richiesta di un farmaco può superare la capacità produttiva delle aziende farmaceutiche, creando difficoltà nell’approvazione del medicinale.

Problemi produttivi.

Complessi processi di produzione possono comportare ritardi o interruzioni nella fabbricazione dei farmaci, ma quelli di cui stiamo parlando sono farmaci prodotti da numerosi anni e di facile produzione.

Cessata Commercializzazione Temporanea.

A volte, le aziende farmaceutiche possono decidere di sospendere temporaneamente la commercializzazione di un farmaco per effettuare modifiche alla sua regole o per altre ragioni di carattere commerciale.

Forniture Discontinue.

I cambiamenti nelle politiche aziendali o le restrizioni nell’approvvigionamento di materie prime possono portare alla discontinuità dell’offerta di determinati farmaci.

Questi problemi sono particolarmente preoccupanti quando si tratta di antibiotici, poiché essi svolgono un ruolo essenziale nella lotta contro le infezioni batteriche.

Quando la carenza di farmaco è legata all’abuso e/o ad un uso improprio degli antibiotici, stiamo assistendo a una grave minaccia per la salute pubblica per lo sviluppo di resistenza agli antibiotici.

Ciò significa che i batteri diventano insensibili agli effetti degli antibiotici, rendendo le infezioni più difficili da trattare e potenzialmente mortali. La resistenza agli antibiotici è una delle sfide più significative della nostra era, poiché riduce notevolmente l’efficacia dei trattamenti esistenti.

Gli antibiotici prevengono milioni di decessi ogni anno e restano il trattamento principale per le infezioni batteriche potenzialmente fatali. Tuttavia, i livelli di prescrizione inappropriati e l’uso eccessivo di antibiotici hanno portato a una resistenza che ha creato un’emergenza sanitaria globale e uccide almeno 700.000 persone l’anno. Se non viene intrapresa alcuna azione, si prevede che questi decessi aumentino a 10 milioni l’anno entro il 2050.

In quali casi l’uso di antibiotici è inappropriato?

Quando un operatore sanitario prescrive antibiotici in assenza di un’infezione batterica o quando sarebbe più appropriato un ciclo di trattamento alternativo, abbiamo un uso scorretto di questi farmaci. Lo stesso accade quando ad un paziente che non assumeva gli antibiotici resta esposto a un trattamento prolungato, anche dopo l’eliminazione di un’infezione.

Gli antibiotici sono la causa principale delle visite al pronto soccorso per eventi avversi dei farmaci nei bambini e negli adolescenti.

In effetti, gli antibiotici sono la causa di una visita al pronto soccorso ogni cinque per eventi avversi relativi ai farmaci e sono la causa più comune di visite al pronto soccorso per eventi avversi dei farmaci nei bambini al di sotto dei 18 anni di età. 

L’assunzione di antibiotici non necessari aumenta inoltre il rischio di contrarre un’infezione antibiotico-resistente in un secondo momento. Inoltre, gli studi dimostrano una correlazione tra l’uso inappropriato di antibiotici e l’aumento della mortalità.

Per finire, gli antibiotici usati scorrettamente, portano ad alterazioni del microbiota intestinale con diarrea, coliti e fastidi anche a lungo termine.

Per mitigare l’iper prescrizione medica e promuovere un uso responsabile dei farmaci, è necessario adottare diverse strategie:

  1. Educazione: Sia i medici che i pazienti devono essere adeguatamente informati sugli appropriati protocolli terapeutici e sull’importanza di evitare l’uso eccessivo di farmaci.
  2. Linee guida: Sviluppare e seguire rigorose linee guida cliniche può aiutare i medici a prendere decisioni terapeutiche basate su evidenze scientifiche solide.
  3. Comunicazione: Favorire una comunicazione aperta e trasparente tra medico e paziente può aiutare a comprendere le reali necessità terapeutiche e a evitare l’uso eccessivo di farmaci. Notare bene: i farmaci vanno prescritti per curare determinate patologie, non per tranquillizzare il paziente ansioso.
  4. Monitoraggio: Mantenere un adeguato monitoraggio delle terapie farmacologiche può aiutare a identificare tempestivamente eventuali abusi di farmaci.
  5. Formazione medica continua: Offrire opportunità di formazione continua ai medici può aiutare a mantenere le competenze cliniche aggiornate e favorire una pratica medica basata sulle migliori evidenze scientifiche.