Scopri i Tesori Nascosti di Carpineti: La Pieve di San Vitale e il Castello – Un Viaggio nel Passato davanti a meravigliosi quadri naturali

da | 3 Lug, 2023 | Benessere, Eventi, natura, paesaggi | 0 commenti

Nascosta tra le verdi colline dell’Appennino Reggiano, si erge maestosa la Pieve di San Vitale, un autentico gioiello storico che incanta i visitatori con la sua bellezza senza tempo. Situata nel suggestivo comune di Carpineti, in provincia di Reggio Emilia, questa antica chiesa rappresenta un importante patrimonio culturale e religioso che racconta la storia e la fede di una comunità che ha attraversato i secoli.

La Pieve di San Vitale ha origini lontane, risalenti tra il VII e il IX secolo d.C., quando i Bizantini approdarono in questa zona. Portando con loro non solo il Cristianesimo, ma anche il diritto e l’arte della lavorazione della pietra, i religiosi e i giuristi inviati dal vescovo di Ravenna costruirono una “chiesa madre” rurale dedicata a San Vitale, che diede il nome anche alla montagna circostante.

Successivamente, grazie all’iniziativa di Matilde di Canossa, la Pieve, dopo secoli di abbandono, divenne uno dei pilastri dell’organizzazione religiosa, giuridica, culturale e sociale dell’Appennino reggiano. Nel 1105 iniziarono i lavori di ricostruzione, coinvolgendo maestranze che avevano anche operato nel duomo di Modena. La nuova chiesa venne consacrata il 29 agosto 1145.

Tuttavia, il Seicento segnò l’inizio del declino per la Pieve di Matilde. L’adiacente canonica di origine bizantina fu trasformata in un palazzo signorile, utilizzando anche materiali provenienti dalla stessa Pieve. Questo fa sì che l’ostello e il ristorante adiacenti possano essere considerati un bene culturale, parte integrante e testimone silenzioso della storia travagliata di questo luogo.

Il museo lapideo all’interno della Pieve di Matilde, concepito in modo multimediale, diventa un suggestivo presidio didattico grazie alla varietà di frammenti storici che contiene.

Il Castello di Carpineti, costruito nella seconda metà del X secolo per volere di Atto Adalberto di Canossa, rappresenta un punto strategico del potere canossano. Oltre ad aver offerto rifugio a Matilde e Gregorio VII durante la loro fuga nel 1077 e ad essere stato il luogo dello storico convegno del 1092, in cui si decise di continuare la guerra contro Enrico IV, la rocca – che già dagli inizi dell’XI secolo aveva una funzione abitativa oltre che militare – è stata probabilmente per molti anni la residenza principale di Matilde stessa.

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Questi due tesori del passato, apparentemente distinti per la loro storia e tradizione – uno bizantino e l’altro medievale – sono collegati dal Sentiero Dorato, unico nel suo genere, parte del Sentiero Spallanzani, che si può percorrere a partire dalla Pieve di San Vitale, passando sulla la cresta di Carpineti, arrivando al Castello di Carpineti fino a raggiungere il Monte Fosola.

Offrendo panorami affascinanti, il Sentiero Dorato permette ai camminatori di ammirare un orizzonte di montagne e paesaggi straordinari, toccando i monumenti storici più importanti di Carpineti, completamente immerso nella natura circostante